I catalizzatori rappresentano un’arma molto potente per debellare gli inquinanti emessi in atmosfera ma, una volta esaurita la loro funzione, se non gestiti correttamente potrebbero a loro volta causare dei gravi danni ambientali. Sarebbe quindi un vero controsenso non curarsi del loro destino. Eppure, in passato solo una piccola parte dei catalizzatori esausti finiva instradata sulla via della rigenerazione o del recupero delle materie prime, mentre il resto veniva conferito in discarica o, nel peggiore dei casi, disperso in ambiente. Da sempre, la nostra prassi di gestione dei catalizzatori è molto differente: a fine vita operativa, ogni singolo elemento è accuratamente ispezionato ed analizzato e, secondo il livello di qualità residua, avviato alla rigenerazione o al fornitore originale per il riciclo integrale della matrice (metallica o ceramica) e dei catalizzatori attivi (ossidi metallici). Economia circolare? Sì, ma prima ancora, semplice buon senso.
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